Una nuova normalità
La simpatia di Romelia si vedeva nelle piccole cose, come quando si sporcava con la cioccolata e rideva come una bambina.
La sua permanenza alla Casa dei Gelsi è stata scandita anche da tante cose che le piacevano, come ascoltare la musica in salotto – era sempre la prima ad arrivare a quello che considerava l’appuntamento immancabile del giovedì – passeggiare in giardino, chiacchierare con i volontari di accoglienza, venire alla Marcia (anche perché nessuno sarebbe mai riuscito a trattenerla!).
Ha colto ogni occasione che le veniva offerta e per i nostri volontari, che le hanno tenuto compagnia con tanto affetto, è stata una gioia e una soddisfazione vederla così entusiasta della vita.
Le sue conquiste quotidiane sono state la conferma di quanto sia importante, sempre ma ancora di più nella malattia, condividere il proprio tempo con i famigliari, gli amici e le persone care.
Essere ascoltati è il più potente antidoto contro la solitudine che, a volte, la malattia può portare con sé. Nel suo percorso con ADVAR, Romelia è riuscita a trovare una “nuova normalità”, fatta anche di adattamento e accettazione, di tempi lenti, costruiti su misura per lei, e di dettagli a lei tanto cari.
Il nostro ringraziamento va ai volontari di corsia che, con la loro presenza, creano momenti e opportunità che possono davvero fare la differenza per i nostri ospiti. Il peso della malattia è alleviato da questi piccoli, preziosi momenti di quotidianità e cura.
Perché questa nuova normalità è un viaggio in cui, nonostante le sfide, si può scoprire un senso più profondo di sé.