Quel numero di telefono..

La parola “fragilità” e tutto ciò che essa comporta mi ha sempre spaventato, tanto da spingermi a escluderla dalla mia vita.

La fragilità era qualcosa da nascondere, un segreto personale, forse anche un motivo di vergogna. Così, ho costruito la mia vita di uomo, marito, padre e professionista sull’idea di resilienza e dinamicità.

Un giorno, però, la fragilità ha bussato alla mia porta con la malattia di mia moglie Vera. Le prime settimane sono state un vortice di smarrimento e decisioni difficili. Su consiglio di un amico, che non smetterò mai di ringraziare, abbiamo chiesto un colloquio di orientamento con ADVAR. È stata una vera rivelazione. Abbiamo potuto esprimere tutti i nostri dubbi e condividere le nostre preoccupazioni, trovando accoglienza, ascolto e conforto. Da quel colloquio, siamo usciti con strumenti utili per decidere, insieme al nostro medico curante, la strada migliore per noi.

Quando l’équipe di ADVAR è entrata nella nostra casa, abbiamo sentito un abbraccio di protezione e supporto. Sembravano una squadra di supereroi, come li definiva nostra figlia più piccola! Abbiamo capito quanto sia importante avere un riferimento continuativo, qualcuno da chiamare per un dubbio, un sintomo da interpretare o un momento di difficoltà. La malattia di Vera, oggi come allora, ha alti e bassi, e poter accedere rapidamente a un confronto con un professionista è fondamentale.

Quel numero di telefono scritto su un semplice foglietto all’ingresso, ben visibile e a disposizione di tutta la famiglia, è diventato vitale. Ogni volta che chiamavamo, trovavamo operatori informati e aggiornati sulla situazione di Vera. Sì, sappiamo che ADVAR lavora in equipe, ce l’hanno spiegato, ma non eravamo abituati a un sostegno così professionale e completo.

Grazie a questo supporto, abbiamo evitato alcuni ricoveri ospedalieri, gestito meglio i sintomi e, soprattutto, evitato notti insonni preoccupandoci di “cosa fare domani“. La complessità della malattia di Vera e le nostre fragilità familiari sono state gestite con delicatezza, facendoci sentire meno soli.

Il comfort di casa, i nostri gatti, l’amore dei nostri figli e quel numeretto sul mobile dell’ingresso hanno davvero migliorato la qualità dei nostri giorni, permettendoci di organizzare una nuova normalità per la nostra famiglia.

Grazie a tutti i professionisti che hanno risposto a quel numero!

Avete fatto la differenza.

Con gratitudine Gianni e Vera

Parliamo insieme di Lasciti Testamentari Solidali.


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