L’esperienza dello Psicodramma
La Straordinaria esperienza dello Psicodramma.
Ma io … lo so chi sono io ?
Guardarsi allo specchio dopo il percorso del lutto
Presso la Casa dei Gelsi si sono svolti degli incontri di psicodramma per chi, dopo un lutto e la sua elaborazione, ha desiderato un’esperienza di consapevolezza di sé e delle trasformazioni avvenute all’interno della propria personalità.
Nel linguaggio comune, la parola psicodramma viene spesso usata in relazione a scenate, a reazioni esagerate, a momenti nei quali si perde il lume della ragione.
In realtà lo psicodramma è una metodologia di lavoro di gruppo che utilizza la parola, l’azione e la rappresentazione scenica per dare vita al proprio mondo interno ed accedere a modi maggiormente spontanei e creativi nel relazionarsi a sé e agli altri.
Questa metodologia è stata usata dalla dott.ssa Annalisa Moretto di ADVAR Rimanere Insieme Advar nel corso dei sei incontri offerti a persone che hanno usufruito del Servizio per l’elaborazione del lutto.
Il gruppo di psicodramma si è confrontato con una delle domande che gli esseri umani si pongono da sempre: “Chi sono io?”
Definire chi siamo è un compito arduo da realizzare. Sempre.
Dopo un lutto ancora di più.
Siamo fatti di gesti quotidiani e abitudini consolidate nel tempo “il caffè dopo pranzo, televisione prima di andare a letto, gita nel fine settimana”.
E poi ci sono gli aspetti centrali del sè, quelli che ci caratterizzano come persone. I valori in cui crediamo, ma anche il lavoro, oppure lo sport e ciò che ci appassiona nel tempo libero. Ma è soprattutto l’affetto provato per chi ci sta accanto, i genitori, il partner, i figli, gli amici .. a riempire la vita e fare di noi quello che siamo. Perdere qualcuno che si ama determina vuoto, solitudine .. mancanza.
Elaborare un lutto è affrontare un percorso di sofferenza, di dolorosa metamorfosi. Un processo che chiede di lasciare la presa, di accettare la perdita, e … ci si ritrova trasformati.
Si vedono le cose in prospettiva diversa, la scala dei valori ha un ordine diverso.
Le persone del gruppo di psicodramma hanno esplorato e consolidato la capacità di accettare una vita differente, la capacità di accettare sè stessi come si è e non come si vorrebbe essere, la capacità di accettare gli altri come sono e non come si vorrebbe che fossero.
E ci piace che siano le parole di alcune delle stesse persone che vi hanno partecipato a raccontare il valore e significato dell’esperienza.
Annalisa Moretto – équipe di ADVAR Rimanere Insieme
Sei incontri della durata di due ore ciascuno…due ore sembrano tante… a me sono volate ogni volta. Ogni incontro è stata una bella sorpresa. È stato un susseguirsi di lavori individuali e di gruppo. È stato spaziare nella memoria più profonda, è stata una ricerca del nostro intimo. Ricordare, pensare, sperimentare, dichiararsi, singhiozzare, ridere, respirare … È stato vivere! – Paola
Con sorpresa, durante lo psicodramma mi sono resa conto che il dolore e la rabbia del lutto mi avevano fatto dimenticare ciò che ero e ciò che sono… Attraverso questo percorso mi sono resa consapevole del punto in cui mi trovo nel rielaborare ciò che mi è successo… Il gruppo di psicodramma è riuscito a ricordarmi che posso ancora aspettarmi molto dalla vita, perché tanto dipende da me e dalla mia volontà. – Deborah
Non sapevo a cosa andavo incontro… è stato duro per me. Ho tirato fuori il mio passato. Le emozioni che ho provato sono state fortissime, mi hanno aiutato a trovare me stessa ed essere più forte per affrontare la vita. – Antonella